Contratto badante: cosa prevede la
normativa italiana per il lavoro domestico

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Il contratto per le badanti è disciplinato dal CCNL per il lavoro domestico, e negli ultimi anni è stato oggetto di numerose modifiche e revisioni normative.

Il Contratto Collettivo Nazionale per il Lavoro domestico prevede le diverse mansioni che gli operatori possono effettuare, le ore di lavoro e i riposi, il salario e le disposizioni in merito a vitto e alloggio. Il testo stabilisce anche una distinzione tra il contratto per badanti con nazionalità italiana e i lavoratori stranieri che hanno un permesso di lavoro, e distingue le varie fasce di retribuzione che possono essere applicate.

La stipula di un regolare contratto di lavoro per lavoratori domestici necessita di diversi documenti:

  • documento di riconoscimento personale;
  • tessera sanitaria;
  • eventuali diplomi ovvero attestati di qualifiche professionali;
  • documenti assicurativi e previdenziali;
  • titolo di soggiorno che consenta lo svolgimento di lavoro subordinato.

Le collaboratrici ed i collaboratori di Work Solution presentano già tutta la documentazione necessaria, avendo documenti in regola all’assunzione.

Il Contratto Collettivo Nazionale per le badanti

Per assumere con regolare contratto di lavoro una badante, occorre fare riferimento al Contratto Collettivo Nazionale per il Lavoro domestico, che disciplina i rapporti lavorativi delle professioni legate all’assistenza domestica e alla cura della persona.

La corretta procedura per l’assunzione di una badante a norma di legge prevede quindi la stesura di tale contratto, e la successiva comunicazione all’INPS dell’avvenuta assunzione. Con noi di Adele la badante è direttamente assunta dalla nostra agenzia, sollevando la famiglia da tutti gli oneri burocratici, contrattuali e contributivi.

Il contratto di lavoro per le badanti viene regolamentato in base all’ente sindacale di riferimento. Cerchi un fac-simile del contratto per le badanti? Contattaci la sede Work Solution più vicina a te!

Contratto badante convivente: orari e mansioni del lavoratore

Il contratto di lavoro per le badanti conviventi stabilisce che la lavoratrice debba svolgere il proprio impiego per massimo 10 ore giornaliere (non consecutive) per un totale di 54 ore settimanali.

Il datore di lavoro, tenendo anche conto delle esigenze dell’assistito, si potrà accordare con il lavoratore per gli orari di lavoro da osservare, in base ai quali egli avrà diritto a determinati momenti di riposo.

Le mansioni della badante convivente dipendono dal livello contrattuale in cui verrà inquadrata: potrà occuparsi della mera compagnia o dell’assistenza attiva a persone autosufficienti, delle attività connesse alle esigenze di vitto e alloggio del luogo in cui vivono gli assistiti, e della cura di persone non autosufficienti.

Orari e compiti previsti dal contratto per le badanti non conviventi 

Come nel caso di quello per le conviventi, anche il contratto per le badanti non conviventi prevede che l’orario di lavoro sia stabilito tra le parti, che comunque non potrà superare le 8 ore giornaliere (non consecutive) per un totale di 40 ore settimanali, da distribuire in 5-6 giorni.

Tra le mansioni della badante non convivente variano in base alla tipologia di assistenza: dalla semplice colf alla badante per un assistito non auto sufficiente.

Cosa stabilisce il contratto per le badanti in merito a ferie e riposi

Cosa prevede il contratto per la soluzione durante i riposi della badante? Leggi queste news: troverai tutte le informazioni più importanti sulla sostituzione della badante, sia durate i giorni di riposo che nei periodi di ferie.

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